Immaginazione aumentata: l’Art Gallery di Packaging Première & PCD Milan esplora il futuro della creatività.

L’Art Gallery di Packaging Première & PCD Milan 2025 presenta la rivoluzione del prompting. La tecnica di formulare istruzioni, domande o comandi per guidare l’AI nella produzione di risposte pertinenti e di alta qualità diventa arte e restituisce alla parola il suo valore fondamentale: la virtualità.

La prossima edizione di Packaging Première & PCD Milan esplora, grazie alla visione degli artisti Andrea Filippi e Gabriele Moschin, esperti nell’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nelle loro opere, il tema dell’immaginazione aumentata, in costante dialogo con l’intelligenza artificiale e soprattutto con il fattore creativo umano.

L’Art Gallery, spazio di sperimentazione artistica dell’evento, introduce il visitatore in questo mondo rivoluzionario, dove la creazione diventa più rapida, supportata da nuovi strumenti, software, dati e processi che le consentono di manifestarsi in vari modi. Qui, la virtualità diventa reale e mostra come il design di domani prende forma attraverso l’intelligenza, l’immaginazione e l’idea.

Lara Castagna, Head of Event di Packaging Première & PCD Milan ha sottolineato che: “Packaging Première & PCD Milan è da sempre un luogo di connessione tra innovazione, design e creatività. Con questa edizione, esploriamo il concetto di immaginazione aumentata, dove l’intelligenza artificiale diventa un nuovo strumento al servizio dell’estro umano. L’Art Gallery rappresenta un’opportunità per osservare come il talento artistico e tecnologico possano fondersi, dando vita a opere che ridefiniscono i confini della creazione”.

Nove artisti (designer, digital artist, grafici e illustratori), tra cui quattro studenti provenienti da NABA Nuova Accademia di Belle Arti, Domus Academy e HAMK Häme University of Applied Sciences, esporranno in totale 27 opere che mettono in luce il nuovo approccio metodologico per superare le applicazioni convenzionali dell’Intelligenza Artificiale nel campo dell’arte e del design. Il punto di partenza per lo sviluppo delle opere è stata la domanda “cos’ha fatto l’intelligenza artificiale per il design” e gli artisti hanno saputo cogliere la profondità nascosta in superficie quando si parla di arte, packaging e natura, elementi sempre più interconnessi. Tutti i lavori in mostra sono stati creati tramite l’ausilio dell’intelligenza artificiale e successivamente realizzati grazie al supporto dei partner tecnici Grafica Valdarno (per la stampa delle opere), Fontana Grafica (per la fornitura tele su cui vengono stampate le opere) e Luxoro (per i cliché e foil per nobilitazione utilizzati nella stampa delle opere).

I protagonisti della Art Gallery

Un’anteprima di alcune delle opere esposte nella Art Gallery 2025.

  1. Aimonia, che grazie al suo stile classico e al tempo stesso moderno, fluido e sperimentale, invita lo spettatore a superare la superficie per scoprire ciò che si cela oltre.

Opera: “Radici del cielo”

Artista: Aimonia

L’opera rappresenta la connessione tra la natura e l’identità umana, fondendo il volto con elementi del paesaggio. Le radici diventano simbolo di memoria e appartenenza, mentre i rami si proiettano verso il cielo, evocando crescita e aspirazione.
“Radici del Cielo” celebra l’armonia tra terra e spirito, invitando lo spettatore a riflettere sul nostro legame con l’ambiente.

2. Eagle Victory, il cui lavoro sfida lo status quo, stimolando la curiosità e abbracciando le nuove tecnologie con consapevolezza

Opera: “Reflections in the Metaverse”

Artista: Eagle Victory

Una narrazione visiva d’impatto raffigura una figura digitale circondata da riflessi multidimensionali, incarnando il concetto di percezione nei mondi virtuali. Quest’opera mette in discussione la nozione di realtà, in un futuro dominato dal metaverso, dove ologrammi e pixel non sono più semplici accessori, ma parte integrante della nostra identità in evoluzione.

3. Michele De Matthaeis, che sostiene che ciò che ci circonda ci porterà a vivere in un mondo ricreato ad hoc per vedere quello che non ci sarà più

Opera: “Intelligenza”

Artista: Michele De Matthaeis

Un packaging naturale, intelligente che fluttua in uno spazio bianco infinito. L’involucro esterno è trasparente, con dettagli intricati ispirati alla natura, come venature di foglie o increspature d’acqua. Al centro, un cuore luminoso pulsa delicatamente, rappresentando innovazione e creatività.

4. Paula Carro Maia, che, ispirandosi all’artigianato tradizionale brasiliano, unisce design funzionale ed estetica organica per valorizzare la biodiversità e la cultura del paese

Opera: “Milk Packaging by Nature”

Artista: Paula Carro Maia

L’opera fa parte del progetto “Raízes do Brasil” che celebra la ricchezza della natura brasiliana attraverso packaging sostenibili e biodegradabili realizzati con risorse naturali, come le foglie di banano. Ispirato all’artigianato tradizionale, il progetto unisce design funzionale ed estetica organica per valorizzare la biodiversità e la cultura del paese. Oltre a promuovere l’uso consapevole dei materiali naturali, intendiamo sensibilizzare l’industria dei prodotti sull’importanza di creare packaging più sostenibili, combinando innovazione e responsabilità ambientale in ogni dettaglio.

5. Celine Shen x Washmachine, artisti dalla personalità poliedrica che sperimentano il dualismo tra forma e materia

Opera: “EARTH”

Artista: Celine Shen & Washmachine

Il duo di artisti WASHMACHINE e la designer Céline Shen hanno collaborato al progetto Nebula, una collezione di tre pannelli che combina un universo di sculture tessili composte da strati atmosferici.

Il progetto Nebula nasce dalla ricerca di sperimentazione con forma e materia, voluttuosità e combustione. Questo trittico svela una miscela chimica che genera atmosfere rappresentative di tre epoche: l’immaginario di un mondo primordiale in formazione, i cui vapori si tingono dei riflessi dell’arcobaleno; un’era moderna dominata dall’elemento metallico; e infine l’epoca della plastica, simbolo per eccellenza delle società industriali avanzate.

Morbide per natura, queste sculture si trasformano in una rigidità in movimento, dove il fumo scorre come un fiume vaporoso, una presenza fluttuante e padrona degli elementi. A metà tra realtà e immaginazione, navigano tra la familiarità degli elementi terrestri e l’impossibilità delle immagini che compongono. Insieme, rivelano un’atmosfera eterea, in cui la gravità sembra alterata e l’astrale si fonde con la realtà.

6. Ashley Valentina Zaniboni, studentessa di NABA, che si è ispirata all’energia in tutte le sue forme

Opera: “Get FROSTED”

Artista: Ashley Valentina Zaniboni

Il progetto di cui fanno parte le opere “Get LOVED”, “Get WILD”, “Get FROSTED” è ispirato all’energia in tutte le sue forme: l’energia dell’amore, l’energia delle nuove avventure e l’energia delle condizioni estreme. Sebbene il packaging della lattina richiami le bevande energetiche tradizionali, il concetto va oltre, catturando l’adrenalina dei legami, l’emozione di superare i propri limiti e il potere rigenerante dell’estremo, che non solo aumenta l’energia, ma rafforza anche il sistema immunitario, contribuendo a una vita più sana. Un’ispirazione audace per i brand di energy drink del futuro, pronti a ridefinire il proprio ruolo e distinguersi in un mercato competitivo.

7. Antonina Tina Kake, studentessa di NABA, che ha realizzato delle opere in cui il concetto di straordinario diventa parte del nostro quotidiano, sempre con un occhio rivolto alla sostenibilità e alla bellezza

Opera: “Symphony of Hidden Worlds”

Artista: Antonina Tina Kake

L’opera fa parte del progetto “Imprints of Care“. Ispirata all’opera di Botticelli “La Nascita Di Venere”, esplora la tensione tra vulnerabilità e le difese che creiamo per difendere il nostro Io profondo. I suoi angoli appuntiti riflettono le spine che abbiamo intorno a noi per proteggere la morbidezza che risiede all’interno, mentre le curve sinuose riflettono il desiderio inevitabile di connessione ed espressione. Come Venere che emerge dal mare, l’opera ricorda che la vera bellezza sboccia quando accettiamo la nostra fragilità e la nostra forza, rivelando la nostra luce al mondo.

8. Yoana Biserova Doneva, studentessa di Domus Academy, che ha immaginato un mondo in cui il packaging va oltre la sua funzione protettiva diventando una forma d’arte e trasformazione

Progetto: “Discardia”

Artista: Yoana Biserova Doneva

L’opera fa parte del progetto “Discardia“. Immagina un mondo in cui il packaging va oltre la sua funzione protettiva per diventare una forma d’arte e trasformazione. Questo progetto ridefinisce la quotidianità trasformando il cartone in pezzi innovativi, profondi e funzionali. Le sedie in cartone rappresentano un arredamento sostenibile, mentre le figure ricoperte da sacchetti di carta esplorano il concetto di identità e l’esperienza urbana. L’idea propone il packaging come metafora del modo in cui modelliamo e rimodelliamo il nostro ambiente, invitando a un dialogo su consumismo, spreco e il potenziale di reinventare l’ordinario.

9. Elsa Babkova, studentessa di Häme University of Applied Sciences, che esplora il packaging deluxe trasformandolo in un simbolo di potere e desiderio

Progetto: “The mirage bloom”

Artista: Elsa Babkova

L’opera fa parte del progetto “Desert artefacts of a new era“. In un deserto sconfinato si ergono tre oggetti monumentali: una fenditura dorata simile a una borsa, una vasta forma soffice come zucchero filato e un rettangolo dorato riflettente. Queste forme imponenti incarnano il packaging di lusso – sontuoso, intrigante, trasformativo. La loro scala crea un’atmosfera ultraterrena, in cui il packaging diventa un simbolo di potere e desiderio. L’isolamento del deserto ne amplifica la presenza, facendoli apparire come artefatti sacri di una nuova era – intatti, ambiti e in attesa di essere scoperti.

Le opere esposte nell’Art Gallery saranno disponibili per l’acquisto per tutta la durata dell’evento, offrendo un’opportunità concreta di supportare e diffondere questa nuova forma d’arte, in cui l’intelligenza artificiale si intreccia con la creatività umana.

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