Faccia a faccia con l’intelligenza artificiale

Settembre, ancora più di gennaio, è il mese dei buoni propositi, sia nella sfera personale che in quella professionale. Per dedicarsi ai giusti obiettivi, però è necessario guardare indietro, prima di proiettarsi in avanti. Che cos’è successo durante l’anno appena trascorso, cosa abbiamo imparato, da cosa scegliamo di farci accompagnare?

La risposta è dai dati.

 
 

Packaging Première & PCD Milan 2025 è stata un’edizione ricca di contenuti e collaborazioni, affiancata e supportata in molti aspetti dall’intelligenza artificiale: dall’artwork dell’anno alla musica che ha accolto i visitatori all’ingresso dell’evento, ai lavori esposti nell’Art Gallery, fino al monitoraggio delle reazioni del pubblico durante le conferenze del Main Stage e di fronte alle teche dei progetti vincitori di ogni categoria – Design, Materiali innovativi e Sostenibilità – dell’Avant-Garde Award.

Grazie a Cicero.Live, un sistema che misura in tempo reale grado di interesse, focus ed emozione del pubblico tramite l’analisi anonima della biometrica e delle microespressioni, abbiamo potuto analizzare le performance dei nostri contenuti, ottenendo un feedback immediato rispetto agli elementi proposti.

Durante le 18 conferenze che si sono tenute nei 3 giorni di evento (20-22 maggio 2025) presso il Main Stage, le telecamere hanno monitorato il pubblico, parametrandolo secondo metriche prestabilite:

  • Focus rate: % di attenzione media,
  • Writing rate: % di persone che prendono appunti,
  • Cellphone rate: % di persone che utilizzano il telefono,
  • Emotional status: set predefinito di emozioni quali concentrazione, dubbio, curiosità, confusione, interesse e divertimento.

 

Che cosa è emerso?

Gli interventi hanno evidenziato un coinvolgimento significativo e coerente da parte del pubblico lungo le tre giornate, con focus rate medio intorno al 65%, e un’emozione predominante costante: la concentrazione, indice di un coinvolgimento cognitivo costante. Mediamente la percentuale di persone al cellulare si è attestata intorno ad un contenuto 10%, mentre quella di chi prendeva appunti ad un solido 8%. Questi dati sottolineano un pubblico altamente ingaggiato, attento e selezionato, in sintonia con i contenuti proposti.

Dall’analisi, è emerso anche un pattern ricorrente di attenzione nei momenti legati a storytelling visivo, pratiche sostenibili concrete e soluzioni tecnologiche realmente implementabili.

Le conferenze più apprezzate sono state quelle che hanno saputo coniugare narrazione, innovazione ed estetica a contenuti visivi e pratici supportati da esempi personali e creativi.

Stay tuned per saperne di più!

Fonte: Selfridges

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