Paper Tracks: fino a dove ci può portare la carta?

Ogni anno Packaging Première Milan sceglie un nuovo tema e un artista che ne interpreti lo spirito attraverso la propria visione creativa. Per l’edizione 2026, l’artista è Elisabetta Bonuccelli, fondatrice di Unokostudio, che con i suoi origami contemporanei dà forma a Paper Tracks: un progetto che celebra la cura, la pazienza e la progettualità, nella convinzione che i percorsi creativi più interessanti siano quelli che si percorrono insieme.
Un racconto fatto di pieghe, materia e gesti condivisi, dove l’incontro tra artigianato e industria si trasforma in dialogo e in ispirazione reciproca.

Il percorso di Elisabetta Bonuccelli, fondatrice di Unokostudio e artista per l’edizione 2026 di Packaging Première Milan, nasce dal design industriale e si compie grazie all’incontro con l’origami contemporaneo. L’attrazione per il Giappone, i conseguenti viaggi alla sua scoperta e i tentativi di approccio alla cultura giapponese – dallo studio della lingua alla calligrafia e alla cucina – sono stati per Elisabetta la miscela necessaria per accendere una nuova miccia o, meglio, l’incontro delle giuste linee di piegatura.

Photo Courtesy of Elisabetta Bonuccelli

Nell’origami, Elisabetta sceglie spesso il percorso dell’astrazione, creando forme geometriche e composizioni concettuali, pur avendo sperimentato anche l’imitazione della realtà. La precisione geometrica, le proporzioni quadrate e la disposizione dello spazio sono per lei elementi centrali, e Josef Albers – pittore tedesco e professore alla Bauhaus – con la sua ricerca su colore, forma e materiali, è un riferimento costante: l’interazione tra quadrati e spazi vuoti diventa un totem per il suo linguaggio visivo. L’inchiostro, le parole e i dettagli grafici sono una necessità che si manifesta più avanti nel suo percorso artistico: quando la forma non è più sufficiente, la parola completa il linguaggio e diventa cifra stilistica.

 

Il suo lavoro parte sempre da appunti, schizzi e ritagli che attendono di maturare nel tempo: un’idea può restare nel taccuino anni prima di diventare forma. È la fase progettuale che dà poi valore all’opera: sperimentazione, prova, errore e scoperta sono il cuore del processo creativo. Ed è proprio con questa premesse che avviene l’incontro con Lara Castagna, Head of Event, che ha dato vita al progetto dell’edizione 2026 di Packaging Première Milan: Paper Tracks.

Photo Courtesy of Elisabetta Bonuccelli – Artwork Sample

Se “Paper” ha una spiegazione autoconclusiva, “Tracks” assume molte forme: un percorso, certo, ma verso cosa o, meglio, tracciato come? L’artigianalità, il valore della gestualità e del fatto-a-mano e fatto-su-misura e l’unicità sono solo alcune delle linee, ma hanno bisogno di altro per prendere vita: la collaborazione di una community, più che di una filiera, di un mondo di professionisti che vede in un’idea una sfida da accettare. Dall’artigianalità alla produzione industriale, attraverso tentativi, ostacoli realizzativi, limitazioni tecniche, studio incessante e, infine, soluzioni innovative, Paper Tracks è un invito a riconoscere il valore del fare insieme.

Ogni grammatura di carta, ogni scelta cromatica, ogni nobilitazione racconta di percorsi condivisi, di competenze diverse che si incontrano, trasformando un gesto manuale in un dialogo con l’eccellenza industriale. In un mondo dove la rapidità spesso sostituisce il tempo del processo, Packaging Première Milan celebra la cura, la pazienza e la progettualità, nella convinzione che i percorsi creativi più interessanti siano quelli che percorriamo insieme

Elisabetta Bonuccelli

Elisabetta Bonuccelli (Unoko per alcuni amici) nasce a Torino, ma si considera marchigiana d’adozione. Vive a Milano dal 2004.

Ha incontrato l’origami dopo una fortunata concatenazione di eventi nella quale sono confluiti forzosi cambiamenti professionali, i suoi studi da designer, tanti viaggi in Giappone e…un documentario su Nick Cave.

Nel 2015 ha aperto @unokostudio, spazio creativo dedicato ai suoi progetti di carta su commissione e, parallelamente, alla sua personale ricerca artistica.

Fonte: Selfridges

Condividi l'articolo

Facebook
LinkedIn

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit

Le ultime news da Packaging Première e PCD Milan